Importante vertice in Florida tra il premier di Israele Netanyahu e il presidente USA Trump per la tregua a Gaza. La situazione.
Non solo l’incontro con Zelensky per le questioni legate all’Ucraina. In Florida, a Mar a Lago, Donald Trump ha avuto modo di ricevere anche il premier di Israele Benjamin Netanyahu per affrontare il tema della tragua a Gaza e del piano di liberazione da Hamas. A seguito del faccia a faccia, entrambi i politici hanno parlato di vertice “molto produttivo”.

Netanyahu-Trump: l’incontro in Florida per Gaza
Il presidente USA Donald Trump ha incontrato in Florida, nella sua residenza di Mar-a-Lago, il premier israeliano Benjamin Netanyahu, in un momento cruciale per il cessate il fuoco a Gaza promosso dagli Stati Uniti. La tregua, ormai avviata da ottobre, ha in gran parte retto ma non sono mancati segnali di rallentamento al piano di pace più ampio. In questo senso sono in atto i tentativi per passare a una seconda fase molto più complessa. Il tycoon sta provando a puntare sul suo rapporto con Netanyahu per rilanciare il processo, anche se non mancano le proteste e le polemiche con Israele e lo stesso premier accusati di continuare a portare avanti operazioni militari.
La posizione dei due leader su Gaza: le parole
Stando alle prime riflessioni di Trump sulla situazione di Gaza, Israele “ha rispettato” il piano di pace per la Striscia. E ancora: “Ci sono delle piccole differenze con Netanyahu su quello che vogliamo, quello che vediamo. Ma abbiamo concordato su quasi tutto”, ha aggiunto ancora in conferenza stampa il presidente americano dopo il vertice a Mar a Lago. Lo stesso Trump ha avvertito che se Hamas “non disarma” a breve “pagherà”. “Daremo un breve tempo ad Hamas per disarmare, altrimenti pagherà un prezzo”, ha detto ancora il leader statunitense.
Soddisfazione e fiducia anche nelle dichiarazioni di Benjamin Netanyahu che ha anche affermato che consegnerà il ‘Premio Israele’ a Donald Trump “per il suo straordinario contributo a Israele e al popolo ebraico”. Il riconoscimento sarà consegnato al presidente americano durante una sua visita in Israele il giorno dell’indipendenza, tra aprile e maggio prossimo.